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PERMACULTURA: RIGENERARE LA TERRA A PARTIRE DALL’OSSERVAZIONE
Il 5 marzo ai Giardini di Pomona
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5 marzo 2017
I principali
problemi del mondo derivano
dalla differenza
fra il modo in cui la natura lavora
e il modo in cui l’uomo pensa.
Gregory Bateson, antropologo
Dalla dicotomia messa a fuoco dall’antropologo britannico Gregory Bateson parte la riflessione a monte del corso di permacultura che si terrà a I giardini di Pomona il 5 marzo prossimo.
Mark Meer e Paola Calogero ci insegneranno a rigenerare la terra partendo dall’osservazione. Anzi, da quesiti come “Cosa vuol dire osservare? Come osservo? Cosa osservo?” metteremo in opera le buone pratiche per risvegliare i sensi nel contatto con gli elementi, identificare i modelli naturali e progettare (dal pattern al dettaglio). L’incontro è aperto a tutti: esperti permacultori, neofiti o semplicemente curiosi. Unico requisito richiesto è la disponibilità a mettersi in gioco. Fino in fondo.
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Le regole del gioco
La partecipazione al corso ha un costo di 20 euro a persona. La prenotazione è obbligatoria e va effettuata telefonando al numero 366 284 74 93 o al 080 431 78 06.
Al termine della giornata sarete liberi di scegliere: chi giudicherà il valore del corso superiore alla cifra stabilita e avrà la possibilità di versare una somma superiore, naturalmente potrà farlo. Chi si ritiene non soddisfatto verrà risarcito.
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Mark Meer
Sono nato nel 1972. A scuola avevo insegnanti maschi coi capelli lunghi che parlavano di crisi ecologica e di letteratura tedesca moderna. Ho studiato scienza dell’informazione e scienze bibliotecarie nel sud della Germania. Sono andato a lavorare a Berlino come web designer e lì sono rimasto 11 anni a cercare la mia strada nella cultura postmoderna. Psicoterapia, meditazione Vipassana, contact dance, tango, shiatsu, riflessologia erano i miei interessi principali in quegli anni. All’inizio della mia vita a Berlino ho anche cominciato a lavorare negli orti sviluppando una relazione con le piante e producendo il mio cibo. In Italia è diventato il mio interesse principale ed ho preso parte al “permaculture movement”. Oggi posso dire: Permacultura è rivoluzione. Produco quanto più cibo possibile e trasformo 5000 m2 di uliveto in food forest a Ostuni in Puglia.
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Paola Calogero
Lavoro come attrice, Social Clown, Dottoressa Sogni, arteterapista. Mi sono formata (e continuo a formarmi) studiando con maestri ed insegnanti di teatro, danza, pratiche terapeutiche olistiche, arti marziali, di tradizione orientale ed occidentale. Mi sono laureata in Letteratura Italiana con una tesi sul sincretismo culturale e il pensiero femminile rappresentati nella figura simbolica della Sirena. Dai primi anni novanta, ho praticato il Teatro come spazio di ricerca negli spazi di confine fra il rito, il gioco, il meraviglioso, per un’espressione artistica che coinvolga ed integri il corpo, le emozioni e la mente. L’azione teatrale, intesa come incontro con se stessi, gli altri, il mondo naturale, è un’occasione di rivelazione dell’essenziale che si nasconde in ogni azione quotidiana. La massima potenzialità di questa azione si manifesta nelle pratiche impostate sull’improvvisazione, perché è nello spazio lasciato libero da partiture predefinite che la verità del momento trova spazio per manifestarsi e possiamo sperimentare il senso di concetti come “sincronicità, “interconnessione”, “interessere”. Ho fatto il mio primo PDC in permacultura nel 2012 e da allora ho integrato la permacultura nel mio quotidiano, appassionandomi in particolare ai temi dell’Acqua, alla ridefinizione dei bisogni, al riutilizzo degli scarti, alla condivisione delle risorse, alla permacultura sociale, all’educazione e alla comunicazione ecologiche.
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